Canali Minisiti ECM

Ormone della longevità: scoperti i suoi segreti

Medicina Interna Redazione DottNet | 17/01/2018 21:41

Ricerca ricostruisce l'azione anti-invecchiamento di Cloto

E' stata decifrata la struttura molecolare dell'ormone della longevità. Si chiama Cloto come la più giovane delle tre Parche, che tesseva il filo della vita e adesso sono noti i meccanismi della sua azione anti-invecchiamento. La ricerca, coordinata da Sangwon Lee dell'Università americana di Yale, è stata pubblicata su Nature. Lo studio ha portato alla scoperta di due recettori, una sorta di 'serrature' molecolari, Alfa e Beta, legate a Cloto. Cloto-Alfa e Cloto-Beta si agganciano ad una famiglia di ormoni che regolano i processi metabolici nel fegato, nei reni, nel cuore e nel cervello.

Per capire il funzionamento delle due versioni dell'ormone della longevità i ricercatori ne hanno analizzato la struttura tridimensionale utilizzando la tecnica della cristallografia a raggi X. Cosi' i ricercatori hanno visto che Cloto-Alfa si lega all'ormone Fgf23 e ha la funzione di ridurre l'invecchiamento. Mentre, Cloto-Beta che si lega all'ormone Fgf21, ha la capacità di bruciare calorie, causando la perdita di peso. "E' una scoperta di grande valore anche clinico", commenta Salvatore Di Somma, docente di Medicina Interna all'Università di Roma "Sapienza". Una scoperta che potrebbe avere importanti applicazioni per lo sviluppo di nuove terapie per esempio per la cura del diabete e dell'obesità, data l'azione di questi ormoni sulla produzione di insulina e sul metabolismo. "Mi piacerebbe poter valutare tali proteine nei nostri centenari del Cilento", aggiunge Di Somma che sulla longevità degli abitanti dei paesini del Cilento conduce uno studio in collaborazione con l'università americana di San Diego e con l'università svedese di Lund.

pubblicità

"I figli di questi centenari del Cilento - spiega - stanno perdendo i vantaggi dei loro genitori, hanno piu' diabete e sono piu' obesi. Sarebbe interessante vedere se, applicando su di loro i risultati conseguiti da questo studio, fossero confermate le caratteristiche biochimiche e biologiche della longevità". Con queste ricerche, osserva, "si mira a cercare dei biomarcatori nel sangue per legarli a buoni stili di vita, che poi vanno monitorati e modificati al meglio". Il fine ultimo, conclude Di Somma, è "di scoprire il segreto 'chimico' della longevità, per capire come si può regolare e per poi magari distribuirlo". E la chiave per studiare questo segreto è anche in Cloto.

Commenti

I Correlati

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Ti potrebbero interessare

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Ultime News

Molti sanitari hanno una posizione presso la Gestione Separata dell’Inps, dove sono indirizzati i contributi dei medici con contratto di formazione specialistica, oltre a quelli di coloro che proseguono la carriera universitaria

Fimmg: trasversale apprezzamento del proprio medico di fiducia

"E' una decisione ponderata, dettata da migliori condizioni economiche, di progressione della carriera e di sicurezza sui luoghi di lavoro"

Intervista in esclusiva con Federico Gelli, firmatario con Gerardo Bianco, della norma su sicurezza, cure e responsabilità medica